La Game Art Gallery apre come e-commerce e su Ubishop si
possono acquistare opere d’arte del Museo Temporaneo di Assassin’s Creed.
La nostra attività culturale si spinge nel mondo del
commercio delle arti perché l’arte vive di questo. Il publisher oggi è come il
gallerista: immette nel mercato l’opera dell’artista nella sua forma diretta e
fruibile.
Pensiamo che il pubblico possa capire meglio cosa è la
concept art se può toccare con mano i lavori che centinaia di artisti al mondo
producono in continuazione.
Nell’era del digitale, in cui è molto importante digitalizzare
i beni culturali materiali per conservarli, noi proponiamo anche l’altra
attività importante: materializzare i beni culturali e le arti digitali perché
entrino nella storia di tutti e non restino solo virtuali.
Problem solvers_portraits machine, (C) Ubisoft/L. Ribardièere, ora collezionabile dallo shop Ubisoft |
Nel volume ‘Assassin’sCreed Art (R )Evolution’ edito da Skira per il Museo Temporaneo creato con
Ubisoft al Museo della Scienza Leonardo da Vinci di Milano e al WOW, abbiamo
voluto addentrarci nel gioco e nelle migliaia di immagini che lo hanno
costituito per prelevare una scelta di artwork capaci di essere autonomi, come
ogni opera d’arte. Il raggruppamento nelle sezioni avviene non per episodi a
cui appartengono ma per generi, in modo da offrire la loro evoluzione temporale
sullo stesso piano di concept e non collegati alla narrazione della vicenda.
Questo smontaggio consente di percepire il lavoro artistico indipendentemente
dal gioco pur lasciando il gioco struttura fondamentale in cui vive.
Paesaggi con architetture, interni ed esterni; teorie di characters come nelle teorie di santi
bizantine o nelle quadrerie settecentesche; wall
di immagini in rapida evoluzione come in una installazione contemporanea; armi
e particolari come nelle wunderkammer
e nelle collezioni.
clikka qui per entrare nello shop e acquistare le opere di Art (R)Evolution da collezione |
Nella parte espositiva ci siamo proposti di
trasferire il medium digitale in materia reale, per far fruire al giocatore e
al non giocatore l’artwork come lo fruirebbe in un tradizionale elaborato
artistico: il quadro, il disegno, l’installazione. Le materie utilizzate sono la
tela, il crystal, il legno, la pelle eco, l’affresco digitale, ogni volta
scelte in pertinenza all’immagine da riportare, per una coerenza col soggetto
se antico o contemporaneo. In questo modo pensiamo che esporre la game art in
materie concrete permetta la lettura di un medium complesso come il videogioco
come portatore di molteplici valori semantici e visuali, approcciabili da tutti
nelle sue diverse forme.
Questo lavoro è molto differente dall’esporre lo storyboard di un film
con gli sketches, diverso dall’esporre le foto di scena o il progetto di
un’opera interattiva o di videoarte. E’ così voluto per permettere un tempo di
osservazione allo spettatore immersivo come il gioco ma non dinamico per
osservarne col tempo necessario tutte le sfumature; ma contemporaneamente
lascia gioco il gioco: nell’esposizione gli artwork sono una parte e il gioco
mantiene la sua unitarietà, sono allo stesso tempo un mondo e due mondi
possibili e coesistenti.
La nostra
attività culturale si spinge nel mondo del commercio delle arti perché l’arte
vive di questo. Il publisher oggi è come il gallerista: immette nel mercato l’opera
dell’artista nella sua forma diretta e fruibile.
Pensiamo che
il pubblico possa capire meglio cosa è la concept art se può toccare con mano i
lavori che centinaia di artisti al mondo producono in continuazione.
Nell’era del
digitale, in cui è molto importante digitalizzare i beni culturali materiali per
conservarli, noi proponiamo anche l’altra attività importante: materializzare i
beni culturali e le arti digitali perché entrino nella storia di tutti e non
restino solo virtuali.
Assassin’s Creed è creato con una tale ricchezza e controllo di
particolari da poter richiedere anni per esplorarne il vasto universo. Nel
percorso artistico del libro e dell’esposizione, ora disponibile a itinerare, la percezione di una serie di
esempi dà la possibilità di muoversi paradigmaticamente nella narrazione e
nelle immagini per capirne l’articolata forza comunicativa e coinvolgente.
Nel video che vi proponiamo trovate anche Ludovic
Ribardière, artista Ubisoft che ha creato concept art per Project Legacy, e che
il giorno dell’inaugurazione ha commentato con molto entusiasmo la visione
materica delle sue opere. “E’ il sogno di ogni concept artist –ha detto- vedere
il suo lavoro nella materia. Realizziamo migliaia di art work che poi restano
nel passare degli anni e in questo modo se ne può godere ancora. E’ bellissimo
il mio affresco digitale! E’ mio davvero?!"
affresco digitale da artwork di concept art di Ludovic Ribardière/Ubisoft (C) |
L’opera sul cavalletto è stata realizzata in affresco digitale da
Demart che ha brevettato il procedimento e che è partner tecnico di Game art
Gallery per la produzione artigianale della concept art.
Debora Ferrari
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