Una partnership con 13sedicesimi (in foto l'esposizione di taccuini realizzati a mano con le copertine degli artisti) iniziata con la Milan Games Week prosegue fino al 21 novembre nelle sale di Spazio Tadini a Milano in occasione del progetto 'Mostra per Gioco' creato da Spazio Tadini con Neoludica Game Art Gallery e Caterina Seri.
Innanzi
tutto il nome: “13 sedicesimi” deriva dalla composizione dei taccuini, che sono
composti da 13 blocchetti di 16 fogli ciascuno. Il totale quota 208 pagine, rigorosamente alternate una
a righe e una bianca, per consentire di prendere appunti, ma anche per
tracciare schizzi, tentare uno schema, immaginare un'impaginazione.
L'innovazione più importante è tuttavia l'introduzione di un indice che, posto nelle prime pagine,
si rivela uno strumento
indispensabile per ritrovare in pochi secondi le proprie note. Il dorso, che nelle normali pubblicazioni a
brossura impedisce una completa apertura delle pagine, è stato eliminato. I
sedicesimi sono rilegati a filo. La
copertina rigida è un must perché scrivere sia comodo anche quando non c’è un
tavolo su cui appoggiarsi.
Handmade
in Torino
Come
tante novità, anche 13sedicesimi nasce a Torino, dove sono nati il cinema, la
moda, il Salone del libro e dove ha avuto origine l'arte tipografica, con
preziosi volumi stampati già nel xv secolo. La rilegatura è fatta a mano, da
esperti artigiani.
Il design
13sedicesimi è design inteso in senso anglosassone,
ovvero un progetto che privilegia praticità ed ergonomia. Ma è anche design
inteso “all'italiana”, quindi estetica e stile capaci di accendere emozioni. Da
questo punto di vista, 13sedicesimi
si presenta sobrio, equilibrato, minimalista, è un prodotto di carta e
cartoncino (o legno), L'elastico di chiusura è obliquo in omaggio al marchio:
l'inclinazione è la medesima della matita che sostituisce il la barra tra 13 e
16. Un segno originale, unico ed esclusivo.
La
designer è Silvia Caligaris,
torinese, come torinese è anche Claudio
Servetti, che di 13sedicesimi è ispiratore e produttore.
La
personalizzazione
Una
grande parte del successo di 13sedicesimi deriva dalla possibilità di
personalizzare la copertina. La personalizzazione più comune consiste
nell'incidere il nome del proprietario o il logo dell'azienda, il che ne fa il
regalo perfetto, tanto più che è possibile ordinare anche un singolo pezzo
personalizzato ad un prezzo più che ragionevole. Ma si può fare ben altro. La
personalizzazione è libera. Ci sono 336 centimetri quadrati a disposizione in
ogni copertina, una superficie sulla quale incidere parole, grafiche, disegni o
riprodurre opere d'arte in tiratura limitata o in un unico pezzo.
La linea
13sedicesimi
è taccuini (16x21.7 cm) e taccuini pocket (11x15 cm) L'agenda
unisce alle pagine di planning settimanale, pagine numerate con indice per
appunti, alternate, bianche e a righe. Ultimi nati, i quaderni in formato pocket, con 80 pagine tutte bianche e le agende
slim, con le settimane numerate e spazio per appunti in ogni apertura.
13sedicesimi
e la comunicazione
13sedicesimi
comunica volentieri con tutti e con tutto. In particolare, trattandosi di un
prodotto di design, dialoga molto bene con l'arte in tutti i suoi aspetti.
Nasce così l'idea di partecipare alla Milano
Games Week dove la
creatività dei taccuini pocket si sposa perfettamente con lo spirito della
Manifestazione mentre l’artigianalità del prodotto, rilegato a mano, tattile e
concreto crea un piacevole contrasto con il carattere digitale della
manifestazione. Il risultato sarà esposto allo Spazio Tadini dove saranno in
mostra le copertine di taccuini interpretate da artisti e digital artist.
Gli Artisti di 'Mostra per Gioco':
Luca Baggio, Alessandra Bisi, Ludovico Calchi Novati, Paolo della Corte, Andrea Locci, Emanuele la Loggia, Daniela Masera, Metaborg, Luca Moretto, Serena Piccolo, Johnny Pixel, Eleonora Prado, Fabio Savoldi, Patrizio Vellucci, Dario Zaffaroni, Mattia Zarini, Laura Zeni.
Il gioco è
anello di congiunzione tra arte e pensiero scientifico. Ci immerge in un mondo
spazio-temporale diverso da quello che siamo abituati a pensare.
E' il
progetto di un mondo altro, dove la catena causa-effetto razionale si
rompe in favore di legami surreali.
Si può
sostenere che alcuni videogames siano la naturale evoluzione digitale del
Grande Vetro, macchina celibe, di Duchamp?
Con certezza
si può affermare che se William Gibson ha inaugurato (nel 1984, con
Neuromante) il cyberspazio, oggi il desiderio di accedervi – anche
creativamente – influenzi il sentimento estetico di miliardi di persone.
Durante gli
anni cinquanta fu Munari ad affrontare il problema teorico di produrre oggetti
a sola funzione estetica: le macchine inutili. Opere d’arte riproducibili
in modo seriale adottando le tecniche della produzione industriale.
Oggi proliferano gli artisti che creano e
moltiplicano opere di ispirazione videoludica. Spazio Tadini, Game Art Gallery
e la curatrice Caterina Seri ne hanno selezionati 15.
Per una
volta, due visitatori di una mostra d'arte - triplicando il divertimento –
potranno farsi in quattro per giocare con tutti e cinque i sensi. Il sesto
senso ci dice che andranno al settimo cielo nelle otto ore di apertura dello
spazio ludico.
opera e taccuino di Emanuele La Loggia |
Opera e taccuino di Laura Zeni |
Opera e taccuino di Luca Baggio |
Opera e taccuino di Paolo Della Corte |
Centro Culturale e Casa Museo Spazio Tadini, via Jommelli 24 Milano – t. 02 2682 9749
MM Loreto, MM Piola, Bus 62, 81
Orari galleria: dal martedì al sabato 15:00 – 19:30. Orari di apertura prolungati alle ore 24:00 in coincidenza con eventi e concerti.
www.milanoartexpo.com- Milano Arte Expo magazine
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