NEOLUDICA
GAME ART GALLERY alla libreria LA FELTRINELLI di VARESE per tutto il mese di settembre
Affiche della mostra by Ivan Porrini game artist |
Samuele Arcangioli, Luca Baggio,
Emanuele Bresciani, Fabio Corica, Paolo Della Corte, Matteo De Petri, Giacomo
Giannella, Giuliana Geronimo, Massimo Giuntoli, Emanuele La Loggia, Giovanni
Maisto, Daniela Masera, Riccardo Massironi, Rosy Nardone, Gabriella
Parisi, Mauro Perini, Serena Piccolo, Ivan Porrini, Antonio Riello, Luca
Roncella, Giuditta Sartori, Filippo Scaboro, Cristian Scampini, Claudia Tuci,
Federico Vavalà, Mattia Zarini.
Dal 2 al 30 settembre la sala mostre de La Feltrinelli di Varese, in corso
Moro, ospita una selezione di opere di game art e concept art di una trentina
di artisti legati al percorso culturale di Game Art Gallery insieme a tavole di
approfondimento realizzate da Gamesearch.it.
I videogiochi oggi rappresentano un grande mezzo di comunicazione, cultura
e aggregazione. Utilizzati da almeno 170 milioni di persone al mondo,
costituiscono la nuova frontiera delle arti del XXI secolo e
dell’intrattenimento interattivo. Capirli, utilizzarli al meglio, scoprirne le
potenzialità, valorizzarne i contenuti estetici e sociali è ciò che Neoludica
si è prefissata di fare iniziando le ricerche nel 2008. Tappe fondamentali di
questo lavoro sono state importanti esposizioni di grande successo,
in particolare Neoludica_Art is
a Game 2011-1966 alla 54.Biennale di Venezia (2011,
catalogo Skira), Assassin’s Creed
Art Revolution al Museo della Scienza e della
Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano (2012, catalogo Skira) e GameArtREvolution,
Isola di San Servolo – Art Night Venezia (2015, catalogo TraRariTipi).
L’industria videoludica è in costante espansione e in Italia si sono aperti
vari canali di formazione per giovani che possono lavorare in questi ambiti
creativi e tecnologici. Con le mostre, i workshop, le conferenze e gli eventi
Game Art Gallery (R) Neoludica vuole portare a conoscenza di tutti la rete
virtuosa che ha contribuito a creare e promuovere in questi anni.
“Quello che ci proponiamo di fare da diversi anni è anche dare una fisicità ai
lavori digitali dei concept artist per valorizzarli e permettere anche al
pubblico di non giocatori di godere quest’arte. Inoltre stimoliamo la società a
comprendere la forza comunicativa e lavorativa dell’industria videoludica dove
molti giovani possono trovare sbocchi di studio e professionali”.
"There is no technology that does not answer art's questioning.
Mythology gives eyes to statues, religion sits choirs in the theatre, the story of a squared chunk of wood gives birth to the picture (preferably rectangular). Paper reed rolls unfold and become codex, palimpsest, illuminated book, printed book. The square-angles door is now wide open, and from the darkroom to photograph, movies and the computer screen it is a short path.
For every step a new level: reality augmented by man's articulate intervention, by the indissoluble osmosis between science, technique and art which is culture. Every time the same search for what we think we are, our representation of what we think of as natural or substantial: are we that chunk of wood? That rock? That mixture of color, silver nitrate, celluloid, bits?"
Mythology gives eyes to statues, religion sits choirs in the theatre, the story of a squared chunk of wood gives birth to the picture (preferably rectangular). Paper reed rolls unfold and become codex, palimpsest, illuminated book, printed book. The square-angles door is now wide open, and from the darkroom to photograph, movies and the computer screen it is a short path.
For every step a new level: reality augmented by man's articulate intervention, by the indissoluble osmosis between science, technique and art which is culture. Every time the same search for what we think we are, our representation of what we think of as natural or substantial: are we that chunk of wood? That rock? That mixture of color, silver nitrate, celluloid, bits?"
"Siamo multilevel: questo artisti, filosofi e scienziati l’hanno
sempre saputo.
Siamo anche videoludici, anzi, NEOLUDICI perché l’arte è in gioco.
Perché oggi il mondo è un videogioco, una scommessa sul futuro a 360°, dove
il nuovo medium videoludico, nato cosciente della sua finzione, può finalmente
uscire dallo specchio come Alice e dire la sua nei confronti di una società
umana quanto mai stratificata e complessa. Le due realtà – che sommate fanno
una sola realtà aumentata – si somigliano e non possono fare a meno l’una
dell’altra.
NEOLUDICA si
presenta come il primo grande tentativo di dare una definizione, meglio, un
orizzonte unitario e identitario a questa nuova fondamentale sfida tecnologica
dell’arte.
Artisti, creatori, sviluppatori e giocatori sono chiamati a un nuovo salto
di qualità, a un confronto che vuole essere tanto estetico quanto etico e
quindi propositivo di nuovi sogni ad occhi aperti."
Per approfondimenti
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