sabato 2 novembre 2013

WE ARE MUESLI, DALL'IGDS E GAMES WEEK CON AESVI e NEOLUDICA, A PIEMONTE SHARE E ISTANBUL

CAVE! CAVE! DEUS VIDET
PRECIPITARE DENTRO L’OPERA DI BOSCH PER RINNOVARE I SIGNIFICATI DELLA PITTURA E VINCERE UNA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

panoramica dello stand di Noeludica (foto F. Scaboro) con l'opera da CAVE! CAVE!

E’ quello che hanno fatto Claudia Molinari e Matteo Pozzi di We Are Müesli, duo milanese vincitore del Premio Bosch Art Game Competition indetto dalla Fondazione Bosch col Museo di Hertogenbosch.
Dopo mesi di attività e confronti (al premio hanno partecipato team da tutto il mondo e anche altri italiani come Urustar) l’11 ottobre scorso sono stati premiati per Cave! Cave! Deus videt “Attenzione! Attenzione! Dio vede” una visual novel dedicata al Trittico delle tentazioni di Sant’Antonio del grande pittore fiammingo.
L’artgame è labirinto e sogno di una sindrome di Sthendal, ovvero il precipitare di un visitatore dentro l’opera conservata al Museo di Lisbona, fatto che probabilmente in molti hanno ‘sperimentato’ soffermandosi davanti agli enigmi, alla fantasia, alla maestria pittorica di questo straordinario inventore di generi visivi come Bosch, incantatore di intere generazioni  di persone e di studiosi d’arte.
WAM elabora il tema con sapienza dinamica, inventiva enigmistica, linearità e personalità grafica, per un esito davvero internazionale (il latino oggi è riconsiderato un linguaggio internazionale comprensibile a tutti, non solo usato dalla Chiesa attuale per tweettare) con matrice italiana grazie al bagaglio culturale di origine.
 
Claudia Molinari e Matteo Pozzi ricevono il premio


Una caratteristica sperimentale di CAVE! CAVE! DEUS videt è la sua relazione con diversi campi dell'arte presente nei dipinti di Bosch: il gioco funziona come una sorta di "hub ", anche con la musica (la colonna sonora dell’Episodio 0 di retro-elettronica è fornita dal canadese del progetto musicale all'avanguardia Monroeville Music Center) e le immagine in movimento, con i mash-up di scene in-game di alcuni film dei pionieri del cinema delle origini come Georges Méliès e Segundo de Chomón, per non parlare di citazioni e riferimenti ad "Alice nel paese Meraviglie", di musica punk rock, di "Guerre stellari ".
Eresia, alchimia, Tarocchi, occultismo, e 8 differenti punti di vista sulla pittura di Bosch compongono una lunga storia architettata con molteplici intersezioni e molteplici finali possibili in base alle scelte del giocatore con l’intersezione dei temi "seri" del trittico come il peccato, la solitudine e l'ossessione.



Dal punto di vista visivo, caratteristica importante e aggiungerei geniale, il gioco funziona sostanzialmente per sottrazione invece che addizione. ‘Less is more’ diceva l’architetto e qui parliamo di una concezione di Game Design molto contemporanea. Dove Bosch ossessivamente ha riempito i suoi quadri
con i dettagli, la visual novel li riduce a icone , dove Bosch era tutto colori , CAVE ! CAVE ! DEUS videt ha una tavolozza fatta solo di bianco, nero e solo un altro colore alla volta , e dove Bosch ha creato forme di lusso , la grafica è più minimalista possibile.

Ultimo dato che farebbe felice Bosch per la quantità di linguaggi e presenze che si incontrano nella rete: il gioco mette alla prova anche le opportunità di narratologia sociale contemporanea, nascondendosi all'interno del gioco account di Twitter dei personaggi stessi che possono eventualmente permettere ai giocatori di impegnarsi in conversazioni con loro e contribuire ad una ulteriore narrazione sui social network.

Eleganza e mistero, capacità tecnica e sapienza estetica… CAVE! CAVE! WAM sono davvero bravi!
DNA.F.

WAM ha partecipato all’IGDS ed esposto con Game Art Gallery in Games Week con una grande opera tratta dal gioco. Negli stessi giorni il duo è stato anche al Playing The Game sempre a Milano in Santeria.



Il 9 novembre a Paderno Dugnano Centro Tilane ci sarà la conferenza su tutti gli aspetti non violenti dei videogiochi (arte, comunicazione, educazione, ricerca, studio e lavoro) e si potrà vedere l’opera di WAM che era esposta alla Games Week e probabilmente incontrarli di persona.




DOVE INCONTRARLI ORA:

- Torino, Share Festival @ Accademia Albertina, insieme agli altri 5 progetti finalisti di Bosch Art Game; la mostra inaugura il 30/10 (sono presenti di persona) e fino al 9/11: http://www.toshare.it/toshare09/?page_id=6610

- Istanbul, ICIDS (International Conference on Interactive Digital Storytelling) @ Bahcesehir University, solo il nostro CAVE! CAVE! insieme a una selezione di altri "art games" da tutto il mondo, dal 6 al 9/11 (non ci sono fisicamente): http://gamesandnarrative.net/icids2013/exhibition

- CAVE! CAVE! È stato iscritto all'IGF (Independent Games Festival) 2014, che si terrà a marzo a San Francisco; le nomination ai vari premi usciranno a gennaio e in rete c'è già chi l'ha piacevolmente notato: http://www.igf.com/php-bin/entry2014.php?id=4477


About We Are Müesli
We Are Müesli è un duo indipendente con base a Milano costituito dalla visual designer Claudia Molinari e dal creative writer Matteo Pozzi. Dal 2010, Claudia e Matteo lavorano in coppia su progetti culturali e artistici in differenti settori della comunicazione, dall'analogico al digitale (e ritorno). CAVE! CAVE! DEUS VIDET è il loro primo passo nel campo del game design.

About Claudia Molinari
Claudia è una graphic designer, illustratrice ed art director con esperienze oblique nella comunicazione e nel design. Dopo gli studi a Cambridge e Brighton e i 7 attuali anni di lavoro come visual designer, ha scelto di debuttare "daccapo" anche nel game design.

About Matteo Pozzi 
Giornalista per riviste di videogiochi all'inizio degli anni 2000, Matteo ha lavorato negli ultimi 8 anni come autore di sit-com e altri programmi televisivi per ragazzi, e come editor e copywriter su differenti progetti di design, comunicazione e innovazione. 

Contatti

Twitter: @WeAreMuesli

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