Neoludica a RomeVidegameLab, Cinecittà
Teatro 10-11 e Sala Fellini, dal 10 al 12 maggio 2019
Pixel art,
concept art e game photography
con i game artist italiani da Super
Mario ad Assassin’s Creed
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Neoludica ® Game Art Gallery propone nelle giornate di RomevideogameLab una mostra per
riflettere sull’importanza delle arti videoludiche nel serbatoio visivo delle
arti contemporanee. Tematica cara ai curatori che 10 anni fa hanno portato
l’arte dei videogiochi in mostra coi beni culturali italiani in prima mondiale
ad Aosta, la Roma delle Alpi, e poi nel 2011 alla 54.Biennale di Venezia per sdoganare il medium nel panorama
internazionale. La mostra a
Cinecittà si propone di affrontare il tema della creazione del character,
del personaggio, e di come lo stesso diventi una icona popolare passando dal
cinema ai videogame. Come nascono le game art? Le game art nascono dentro il
videogame e intorno ad esso. E’ in atto tutto il processo di accreditamento di
questi lavori nelle arti contemporanee e si vorrebbe farle partecipi non per
differenza ma per contenuti che ben inquadrano le estetiche del mondo attuale.
In
esposizione oltre 40 opere digitali prodotte in tela con telaio come quadri
a olio, forex, crystal, per permettere al pubblico di apprezzare in modo
statico l’arte dinamica contenuta nei videogame e godere tutti i particolari
che gli artisti riversano nel personaggio e nel paesaggio che lo circonda.
Grazie a due monitor il pubblico potrà godere anche video e timelaps di come si
crea un personaggio e come nascono le opere di concept art e pixel art, o video
d’arte creati con gli strumenti di sviluppo, come nelle opere di Igor Imhoff, Neotenia e Alen Zero. Nello
specifico verranno esposti gli affreschi digitali creati per Origins a Lucca 2017 e mostrati i video
di come gli artwork sono stati realizzati dagli artisti. Dal digital painting alla pittura
classica, dal digital sculpting alla photomanipulation, fino ad arrivare ai
video: le forme di espressione dell’era contemporanea diventano strumenti per
intraprendere un viaggio interattivo tra i personaggi, i segreti, il fascino e la
storia dell’Egitto tolemaico, celebrando il mito di Assassin’s Creed.
Autori che hanno reinterpretato
Assassin’s Creed Origins: Samuele
Arcangioli, Claudia Gironi, Biancamaria Mori e Carlo Gioventù, Federico Vavalà,
Francesco Delrio, Filippo Scaboro, Luca Baggio, Giuditta Sartori, Giacomo
Giannella, Mauro Perini, Valeria Favoccia, Christian Scampini e Ivan Porrini.
Di grande importanza anche la presenza
di due game photographer italiani, Cristiano
Bonora e Emanuele Bresciani, che stanno portando ad alti livelli il photomode
innalzando la Virtual Photography da fenomeno gamer a arte a sé stante. E poi tanti altri artisti di Game Art
Gallery (GIORGIO CATANIA, CINZIA COATA, FABIO CORICA, FRANCESCO ROSSINI,
AURORA DI NAPOLI, PAOLO DELLA CORTE, DILETTA DE SANTIS, GIUSEPPE LONGO, MANUEL
LABBATE, PAOLA ANDREATTA, MICHELE DE MARCHI, DANIELE BASSANESE, DAVIDE NERENXA,
CLAUDIA CRAVERO, FEDERICO FERRARESE, FRANCIS LEO TABIOS, IDA CIRILLO, SUMERO
LIRA, RICCARDO MASSIRONI, MARIA ELENA SILLETTI, ALESSIA SANGALLI, MARCO NATALE,
JOSEPH VIGLIOGLIA, ALICE PISONI, SERENA PICCOLO, MATTIA ZARINI), e artwork di team di sviluppo italiani come Foot Prints, Neotenia e Small Bros.
Da sinistra: Debora Ferrari, Valeria Favoccia, Luca Traini |
“Dentro il videogioco troviamo l’arte
dei concept artist e l’arte delle epoche storiche che vi sono citate -spiega
Debora Ferrari, curatrice; abbiamo la
possibilità di esplorare questi mondi senza obbligo di direzione temporale
univoca. Il videogioco, l’opera totale, diventa espositore di tutte le citazioni,
le favole, le analogie, l’arte, i nomi, gli ambienti, dipinti con pastello
o olio di Photoshop a mano libera in una Wacom o schizzati a penna su un
foglio, prima di diventare azione. Giocare e vedere le opere in una
mostra, estrapolate dalle migliaia di immagini create e riportate nella
materia di una tela o di un ologramma, è a tutti gli effetti muoversi sempre
dentro una Wunderkammer”.
“Quello che Neoludica cerca di fare è
incontrare l’arte di questi artisti e capire nel loro portfolio personale gli
artwork più particolari e che possono avere una valenza sia per il gioco sia
per il panorama delle arti contemporanee, si vuole posizionare l’artista in
contesti nazionali e internazionali d’arte contemporanea e in questo modo si
potrà accreditare l’autore nel panorama generale -conclude
Luca Traini, curatore”.
Durante i giorni di festival, sabato 11
maggio alle ore 16.30, verrà presentato il nuovo
libro edito da TraRari TIPI “Artisti digitalisti e game artist italiani, primo
catalogo ragionato” con un testo anche di Salvo Mica di E-Ludo Lab (con cui continua a
collaborazione dal 2010); durante sabato 11 ci saranno anche delle performance di live painting con Valeria
Favoccia, disegnatrice di fumetti che lavora principalmente per il mercato americano.
Tra i suoi lavori più importanti troviamo Doctor
Who ed Assassin's Creed Reflections,
entrambe per Titan Comics. Ha
inoltre lavorato come disegnatrice di giochi da tavolo ed essendo una grande
appassionata di videogiochi ha anche collaborato come Concept Artist con lo
studio indie italiano "Invader Studios". Partner tecnico speciale per
queste performance è Wacom Italia.
Si
troveranno anche i nuovi libri di Daniele
Bernalda “Street Fighter Arcade History” insieme ai saggi a firma di Francesco Toniolo, edizioni Trarari
TIPI, collana Game Culture Book dal 2008.
Come diciamo da dieci anni: L’Arte è in Gioco!! Vi
aspettiamo!
www.neoludica.eu
www.neoludica.blogspot.it
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